Stonehenge e Avebury, Inghilterra
Finalmente una domenica per me… in realtà il lavoro non sarebbe mancato ma, a volte, bisogna imporsi di mettere da parte qualche dovere che, comunque, sempre sussiste per prendersi una pausa, liberare la mente e lasciarsi trasportare dalle emozioni e dalla curiosità di vedere, scoprire, scorgere.
Stonhenge e Avebury sono sempre stati, ai miei occhi, cartoline illustrate. Incontrati mille volte nei libri, nel web, in fotografie di amici e parenti… forse non ne ero sinceramente molto attirata. Troppo turistiche? Troppo commercializzate? Troppo raccontate creando leggende, storie, ipotesi? Non lo so. Quel che so è che, sino a ieri, non ne ero granchè affascinata.
Poi una collega mi dice… domani passo a prenderti alle 8.00.
Da Londra, in circa un’ora e mezza, abbiamo raggiunto il sito di Stonhenge e poi, da lì, altri 20-25 minuti in automobile ci hanno portate ad Avebury. Abbiamo incontrato pochi turisti, forse il vento freddo di fine novembre ha fatto sì che le persone preferissero starsene al calduccio in casa anzichè saltellare intorno ai megaliti per evitare i geloni ai piedi.
Una curiosità dal punto di vista economico: l’ingresso a Stonehenge costa 19.50 sterline, prenotando online si risparmiano 2 sterline. Se si è in possesso della tessera come membri della English Heritage, che ha un prezzo annuale di 56.00 sterline a persona, si ha l’ingresso gratuito, oltre al parcheggio free e all’audioguida.
Per quanto riguarda Avebury, invece, il sito è gratuito e si può tranquillamente passeggiare tra le grandi rocce verticali, magari accompagnati da qualche pecora. Si paga soltanto il parcheggio, 4.00 sterline quando sono andata io.
Beh, che dire? Di certo sono siti archeologici da considerare “must to see”… un giro lo consiglio… soprattutto se avete voglia di immergervi in storie lontanissime, vedendo finalmente dal vero quello che, di certo, avete potuto osservare milioni di volte tra le pagine di storia e arte o tra album di foto o, ancora, in qualche documentario… ma anche se desiderate riempire i vostri occhi di immagini dolcissime della campagna inglese, che anche in autunno, a mio avviso, sa regalare emozioni e stupore.