India – Mumbai
Mumbai
Mumbai. Città che, con i suoi 400 kmq e una popolazione di quasi 19 milioni di persone, accoglie, concentra e ospita tutte le sfaccettature sociali dell’India.
Pensavo di fermarmi un giorno o due e trasferirmi, poi, in qualche località lungo la costa dove riposarmi e staccare la spina prima del rientro in Italia. Invece sono rimasta qua. Trovando ogni giorno un motivo per passeggiare, visitare e intrufolarmi in qualche nuovo angolo della città.
I palazzi di Mumbai, coloniali e art deco, sono davvero affascinanti, eleganti e fanno intuire gli sfarzi di un passato che, in realtà, sembra quasi stridere con la realtà circostante odierna, fatta di traffico impressionante, clacson, rumore, auto, motorini, gente, ambulanti. A volte mi sembra di essere stata catapultata a Marrakech dove le persone inventano ogni giorno lavori più o meno inverosimili: di fronte all’High Court, ad esempio, mentre mi trovavo praticamente in mezzo alla strada cercando la giusta angolazione per scattare una fotografia, mi sono sentita qualcosa nell’orecchio. Era, sostanzialmente, un personaggio che voleva pulirmi le orecchie con un ferretto. Perché a Mumbai ci sono i pulisci-orecchie di strada! Oppure ci sono i trasportatori di merci, muniti di carriole di legno con due ruote e lunghe 4-5 metri, che portano in giro per la città chili di spezie, pacchi di vestiti, casse di frutta, sacchi di riso, scatoloni di farine.
Una mattina sono andata alla Global Pagoda, con il suo stupa alto 96 metri e la sua cupola autoportante più grande del mondo. Fa quasi impressione pensare che possano entrare 8.000 persone per meditare davanti alle reliquie del Buddha qui ospitate.
Migliaia di pellegrini, poi, giungono alla moschea Haji Ali Dargah, la cui particolarità è inscritta soprattutto nella sua posizione: per raggiungerla, infatti, si deve percorrere a piedi una strada rialzata sul Mare Arabico che, con l’alta marea, scompare completamente trasformando la moschea stessa in un’isola.
Un giorno ho preso una barca e, dopo essermi goduta il Gateway of India, grande arco in basalto che, assieme al Taj Mahal Palace, si affaccia sul porto a Colaba, ho raggiunto l’Elephanta Island con i suoi templi rupestri.
Mumbai è storia. Mumbai è gente che tenta in mille modi di arrivare a fine giornata. Ma Mumbai è anche, in piccola parte, ricchezza, negozi alla moda, giardini nei quali, nel tardo pomeriggio, signore avvolte in splendidi saree di seta indossano le scarpe da ginnastica e fanno footing al parco. Mumbai è anche architettura contemporanea, con grattacieli ed edifici di grandi archistar quali, ad esempio, Charles Correa.
E perché no! Mumbai è anche una passeggiata sulla spiaggia assieme a decine di bimbi intorno a me, qualcuno in acqua seppure non sia affatto balneabile a causa del forte inquinamento presente.
E poi… poi c’è anche il volto di Mumbai più o meno superficiale, quello dello shopping: ho lo zaino pieno di spezie che non vedo l’ora di utilizzare in Italia… nella speranza che l’India, con il suo pollo tandoori e i suoi chai, mi manchino un pó meno quando saró giunta a casa.
India 44 - Mumbai
città incredibile, con mille e mille sfaccettature, ma che nel suo insieme riesce a darti una sia pur piccola idea di cosa sia l’INDIA,ci sono stati molti anni fa ma forse è l’unico paese in cui veramente vorrei ritornare..grazie per le splendide foto!!
Città unica… hai ragione!